Il Muscolo Brachiocefalico del Cavallo: Funzione, Importanza e Considerazioni di Fisioterapia
Il muscolo brachiocephalico svolge un ruolo cruciale nel movimento e nella postura del cavallo. È il muscolo più grande e visibile del collo, e si estende dall’osso temporale e dalle vertebre cervicali (1ª, 3ª e 4ª CV) fino all’omero (Williams e McKenna, 2016). Questo grande muscolo è essenziale per la protrazione dell’arto anteriore (movimento in avanti) e la flessione laterale del collo quando gli arti sono in carico (ibid). Comprenderne la funzione e le problematiche comuni legate alla sua tensione può aiutare a ottimizzare il benessere e le prestazioni del cavallo e a prevenire disagi.
Panoramica Anatomica
Il muscolo brachiocefalico è composto da due parti principali:
- Cleidobrachialis – Si estende dall’intersezione clavicolare fibrosa (una struttura tendinea, non una clavicola ossea) all’omero, contribuendo alla protrazione dell’arto anteriore (Fails, 2020).
- Cleidomastoideus – Si attacca dalla stessa intersezione fibrosa al cranio, contribuendo alla flessione laterale e al movimento della testa (Fails, 2020; Budras e Jahrmärker, 2012).
Essendo un muscolo chiave per la locomozione e l’equilibrio, la sua condizione influisce significativamente sulle prestazioni e sul comfort del cavallo (Back e Clayton, 2017).
Funzione e Biomeccanica
Il muscolo brachiocephalicus contribuisce a:
- Protrazione dell’arto anteriore – Facilitando il movimento in avanti dell’arto, particolarmente in movimenti che richiedono estensione e grande ampiezza di passo (es. paso spagnolo, salti)
- Movimento di collo e testa – Permettendo la flessione laterale, la rotazione e la stabilizzazione della testa
- Supporto posturale – Mantenendo equilibrio e coordinazione durante la locomozione (Back e Clayton, 2017).
Studi suggeriscono che squilibri muscolari in questa regione possano portare a schemi di movimento compensatori che influenzano negativamente la biomeccanica generale (Greve and Dyson, 2014).
Problemi Comuni e Segni di Disfunzione
La disfunzione del muscolo brachiocephalicus è spesso causata da tensioni e contratture, frequentemente dovute a tensione psicologica e nervosa (es. stress, ansia) o a posture secondarie all’allenamento.
I cavalli che presentano tensione o disfunzione del brachiocephalicus possono manifestare:
- Resistenza agli aiuti di redine o difficoltà nella flessione laterale
- Ridotta estensione dell’arto anteriore e falcata accorciata
- Rigidità o disagio durante i movimenti laterali, con collo e schiena flessi lateralmente
- Asimmetria nel movimento o difficoltà a mantenere una posizione stabile della testa
Il sovraccarico, un piano di allenamento scorretto o l'attrezzatura mal adattata possono contribuire allo sforzo muscolare. Le ricerche indicano che la tensione nel brachiocephalicus è spesso correlata a irrigidimento nella zona del capo e a mobilità scapolare limitata (Dyson et al., 2018).
Interventi Fisioterapici
Una combinazione di terapie manuali ed esercizi mirati può aiutare a mantenere una funzione muscolare ottimale (Hourdebaigt, 2007):
- Terapie Manuali – Myofascial release, massage, and stretching techniques reduce tension and improve circulation (Luomala, 2022).
- Dynamic Mobilization Exercises Terapie Manuali – Rilascio miofasciale, massaggio e tecniche di stretching aiutano a ridurre la tensione e migliorare la circolazione (Luomala, 2022). et al., 2015).
- Strategie di Allenamento Correttivo – Per promuovere il rilassamento attraverso tecniche di equitazione corrette e regolazioni dell’attrezzatura (Clayton, 2016; de Oliveira et al., 2015).
- Applicazioni di Elettroterapia – Modalità come la laserterapia possono sostenere il recupero muscolare e ridurre l’infiammazione (Stubbs et al., 2010).
Il muscolo brachiocephalico è fondamentale per il movimento, la postura e le prestazioni del cavallo. La fisioterapia regolare, l’allenamento adeguato e la consapevolezza delle potenziali disfunzioni possono sostenere la solidità e il benessere a lungo termine.
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BIBLIOGRAFIA
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